Ciottoli su terra bruciata, vecchio catrame scottato dal sole. Acre è l'odore di sabbia lungo la via carovaniera.
Lei cavalca seduta all'amazzone un mulo dal passo stanco e pesante, una tela di sacco scuro e la sua arma legata in vita.
Prega il suo Dio.Questo è il mio deserto Signore, questa è la mia Via.
L'ho seguita con fede fino al suo capo, ho brandito il tuo nome e non ho avuto paura. La Tua parola è stata mia e ciò mi ha sorretto.
Ora che i miei passi vòlti indietro son vicini ad i miei affetti, i Tuoi doni più cari.
Ora ho timore.
Perché un viaggio è tale solo quando abbiamo una Casa a cui tornare.
Altrimenti siamo Esuli.
Perché non è il cielo che ci copre a costruire la nostra vita e non è un diverso sole a edificare la nostra forza.
Quanto ho sperato in questo lungo anno- mio Signore- che la fede in te mi proteggesse, ma anche l'animo di chi Ti ama può subire sofferenze.
Ognuna di esse- ho ripetuto- è una Tua prova. Ogni cosa che in Te ha un senso è un concetto da comprendere, una Via per imparare, per crescere. Una nuova sfida.
Dammi forza, Signore. Dammi coraggio. Perché ho compreso che questo lento ritorno è solo l'inizio del mio vero Cammino.